Ep.19 - Il diritto alla salute è anche degli emarginati
Un giorno migliore - En podcast av Chora Media
Raccontato da Francesca Berardi. La legge n. 176/2024 che riconosce il diritto alle cure sanitarie anche alle persone senza fissa dimora compie un anno. Per il 2025 e 2026, è stato stanziato un milione di euro l'anno. Al momento la misura riguarda solo le città metropolitane, ma potrebbe essere implementata in altre zone. Antonio Mumolo, presidente di Avvocato di Strada, l’associazione che ha fatto lobby per questa legge per 15 anni, ha detto che si tratta di «una vittoria fondamentale per il nostro Paese, dove purtroppo se una persona finisce in strada viene cancellata dall’anagrafe e a quel punto, non avendo più la residenza, perde anche il diritto alla salute ovvero la possibilità di essere presa in carico da un medico di base. L’unica chance diventa il pronto soccorso, che non è però in grado di fornire cure continuative per malattie come il diabete, la tubercolosi, le epatiti, e quindi queste persone non hanno di fatto possibilità di curarsi». Trattandosi di una legge rivolta a persone socialmente emarginate, resta però la sfida di come applicarla. Al momento si stima che i senza tetto iscritti all’anagrafe siano un quinto del totale. Nell'ambito di questa storia racconteremo anche l’esperienza del reparto "post-acute" del Progetto Arca a Milano che da 10 anni accoglie le persone senza fissa dimora dimesse dagli ospedali ma ancora bisognose di cure.
