Il rigore MALEDETTO di ROBERTO BAGGIO ||| Usa '94
Cronache Stories - En podcast av Cronache di spogliatoio
đ§ż Il rigore di Roberto Baggio đ§ż Â Probabilmente sapete tutti cosa sta per accadere. Pasadena 7 luglio 1994, Finale dei Mondiali di calcio. Italia-Brasile si decide alla lotteria dei calci di rigore. Roberto Baggio sta posizionando il pallone piĂč importante della sua vita sul dischetto. Si Ăš diretto verso gli undici metri partendo dal centrocampo con uno sguardo intenso, uno sguardo che dice tutto. Scruta il portiere avversario, pensando a come batterlo. Ai piedi indossa le Diadora âMatch Winnerâ create appositamente per lui. Il nome di quelle scarpe non poteva essere piĂč corretto per descrivere il suo percorso in quella competizione. Quel marchio, sponsor della Nazionale dal 1986 e al quale il divin codino si Ăš legato indelebilmente, ha un significato ben preciso: âcondividere gioie ed onoriâ. Ă ciĂČ che ha fatto con i suoi compagni, con lo staff, anzi con una nazione intera durante tutto il Mondiale. In quel preciso istante perĂČ si sta caricando sulle spalle anche gli oneri di essere il giocatore decisivo, lâuomo sul quale tutti ripongono le speranze. Lâunico modo per continuare a sognare Ăš realizzare quel maledetto rigore. Tutto dipende da lui. Ma come si Ăš arrivati a quel punto? Chi câĂš in campo? Cosa stanno provando i protagonisti di quella sfida? Questo Ăš un momento iconico e per capire cosa sta per accadere bisogna riavvolgere il nastro. Dopo la delusione in Italia â90, dovuta alla sconfitta, ai calci di rigore, in semifinale contro lâArgentina di Maradona, e la mancata qualificazione agli Europei del â92, la FIGC punta ad una vera e propria rivoluzione: alla guida della Nazionale arriva Arrigo Sacchi. Il profeta di Fusignano ha terminato da poco la sua avventura al Milan con risultati incredibili. In rossonero ha cambiato la storia del calcio portando i suoi concetti di pressing alto, fuorigioco e difesa a zona. Il nuovo tecnico azzurro cerca di riorganizzare la Nazionale come fosse un club. Prova tantissimi giocatori, cerca attentamente quelli piĂč adatti al suo gioco, scartando a volte quelli piĂč talentuosi ma meno funzionali ai suoi schemi. I suoi allenamenti sono severi, vuole che vengano affrontati con la stessa intensitĂ di una partita. Il percorso della nuova Nazionale perĂČ Ăš in salita. Nella prima partita per le qualificazioni al Mondiale americano del â94, gli azzurri pareggiano incredibilmente 2 a 2 contro la Svizzera. Dopo essere addirittura andati in svantaggio di due reti.Â
